Le scarpe d’archivio create da Salvatore Ferragamo sono fonte d’ispirazione per le sete a motivi jacquard di una serie di cravatte per collezionisti

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L’archivio Ferragamo custodisce non soltanto scarpe, ma veri e propri esempi di creatività senza confini. È la testimonianza di innovazione capace anche di trasformare materiali, forme e colori in opere d’arte da indossare. È da tutto questo che prendono vita le collezioni di oggi, eredi di una visione che ha reso il Fondatore pioniere nell’unire design, sperimentazione, innovazione e artigianalità.

Questa collezione di cravatte trae ispirazione da alcune delle creazioni più avanguardistiche di Salvatore Ferragamo. Scarpe pensate tra gli anni Trenta e Cinquanta rivelano dettagli sorprendenti: intrecci di listini, effetti pittorici, lavorazioni sovrapposte che simulano texture naturali.  Suggestioni nate per la calzatura diventano oggi matrici di nuovi motivi tessili, trasformati in jacquard dalla stessa intensità espressiva.

Ogni cravatta è una trasposizione di quell’universo creativo: la tridimensionalità di un tacco scolpito si traduce in rilievi di tessuto; la pittura a contrasto di una tomaia diventa ritmo grafico; gli intrecci multicolori di pellami si trasformano in vibrazioni cromatiche. Il colore protagonista nel linguaggio del Fondatore trova qui un nuovo campo d’azione. Geometrie astratte, contrasti simultanei e pattern grafici rimandano agli stessi fermenti culturali che ispirarono le sue calzature, in un dialogo costante tra moda e arte.

Il risultato è una collezione che racconta il DNA di Ferragamo: unendo artigianalità e cultura, proponendo storie da indossare, in cui la memoria delle scarpe d’archivio rivive come segno di stile nel presente.

La cravatta ispirata agli intrecci

Una sling-back degli anni Cinquanta, costruita con listini bianchi traforati e intrecci multicolori, diventa il punto di partenza per un motivo jacquard dal ritmo vivace e sofisticato. La trama restituisce il gioco di pieni e vuoti della tomaia, trasformandolo in un disegno tessile di grande leggerezza visiva.

La cravatta ispirata alle geometrie

Un modello dei primi anni Quaranta con zeppa in legno intagliata e dipinta, i cui pattern geometrici sono fonte d’ispirazione in un tessuto che ne reinterpreta la dimensione architettonica. La seta jacquard accentua i contrasti e i volumi, trasformando la struttura in un segno grafico deciso.

La cravatta ispirata ai contrasti pittorici

Una décolleté degli anni Trenta, dipinta a mano con piccoli pois bianchi su fondo metallico, suggerisce un gioco di opposti che diventa linguaggio contemporaneo. La traduzione in tessuto amplifica l’effetto grafico del puntinismo, mantenendo intatto lo spirito decorativo dell’originale.

La cravatta ispirata alle texture scultoree

Un’allacciata della seconda metà degli anni Trenta, creata dal Fondatore per il fidanzamento con la futura moglie Wanda, è caratterizzata da una tomaia lavorata a squame di pesce ottenute con sovrapposizioni di pelle e reinterpretata come superficie materica. La seta jacquard restituisce la tridimensionalità di quell’effetto scultoreo, creando un disegno che unisce memoria artigianale e sensibilità contemporanea.

Credits: courtesy of Press office Ferragamo

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