La collezione PE24, firmata dalla designer Eszter Fuzes di Pelso, brand ungherese, si ispira alla passione per la botanica della contessa Julia Festetics, donna di grande e dallo spirito libero.
Un mondo delicato di colori pastello e di natura dolce e soave fatta di fiori ed insettini mixando outfit contemporanei e urbani con altri che si distinguono per l’eleganza “lacustre e d’antan”.
Si può essere raffinati, glamorous e coccolati allo stesso momento? I fit vaporosi sono costruiti attraverso sovrapposizione di tessuti leggeri. Gli abiti, le gonne e i top sono confezionati in seta, cotone e viscosa, tutti tessuti naturali e impalpabili.
Le stampe create dall’artista Lilla Schuch e sviluppate digitalmente da Balázs Kéri sono le protagoniste della collezione botanica che richiamano un acquarello dalle pennellate sfumate.La palette cromatica, dominata da blu freddi, è scaldata da tocchi di ocra, arancione e rosso.
I pezzi della collezione prendono vita attraverso trame complesse, sovrapposizioni, sfumature, motivi ricchi e ricami, che richiamano il guardaroba della contessa. Oltre ai motivi botanici e a minuti insetti, sugli abiti fanno la loro comparsa anche forme geometriche ispirate alle cementine, in contrasto grafico con il romanticismo dei print floreali.
La linea di costumi da bagno disegnata da Angéla Mészáros è essenziale e preziosa, facilmente abbinabile agli altri pezzi della collezione.
Non solo collezione donna, ma sono stati presenati anche la collezione uomo e la home collection completano.
I capi della collezione uomo sono completi ampi e setosi, camicie stampate e pantaloni dal taglio impeccabile, mantengono un vibe casual e al contempo raffinato dalle linee essenziali.
Anche la nuova home collection richiama lezione del brand. I morbidi cuscini oversize e le stampe iconiche delle tovaglie/ tessuti utilizzabili anche come arazzi, prese in prestito dalla collezione PAP, sono freschi ed estivi perfetti sia per l’indoor sia per l’outdoor ed enfatizzano lo spirito bohémien della collezione http://www.lakepelso.com.
Credits Courtesy Press Office Pelso
