Cocktail Circus è un progetto che unisce la mixology con il mondo circense ed è un format ormai virale nel mondo degli eventi. Abbiamo intervistato il fondatore Francesco Pumo

Come nasce l’idea di Cocktail Circus?
Da dove arriva l’ispirazione per creare un format che unisce mixology e intrattenimento?
L’idea di Cocktail Circus è nata nel 2023, come naturale unione delle mie più grandi passioni: la mixology contemporanea e il mondo circense.
Lavoro nel settore bar da quando ho 17 anni e ho sempre coltivato la mia passione per l’arte del bere bene, ma parallelamente, da ragazzino, il mio hobby più grande era la giocoleria. Insieme a due amici storici, abbiamo fondato una piccola scuola di micro-circo, sia per allenarci sia per condividere questa passione. Dopo aver lavorato per tre anni e mezzo come drink specialist di Bruno Vanzan, ho sentito l’esigenza di creare qualcosa di mio.
Sapendo che volevo restare nel mondo degli eventi e del catering dovevo essere qualcosa di totalmente diverso da ciò che già esisteva. A Milano, ad esempio, ci sono decine di Cocktail Catering che spesso offrono servizi molto simili tra loro. Quindi mi sono chiesto: come posso portare un’esperienza totalmente alternativa? Così è nato Cocktail Circus, un format che fonde l’effetto wow del circo con la qualità della mixology contemporanea. Abbiamo costruito il Circus Bar, il primo bar itinerante al mondo con sistema pirotecnico interno, che funge anche da palcoscenico per i nostri artisti. Il bar spara fuoco, fumo, scintille, bolle di sapone, luci sceniche…E’ un’esperienza teatrale completa.
Nella parte beverage non ci accontentiamo: i nostri cocktail sono veri e propri show.
Il nostro drink signature più richiesto è il Popcorn: servito in un cartoncino brandizzato, con popcorn freschi preparati al momento. Un drink da mangiare e bere insieme. Da lì è nata una gamma di altri cocktail ispirati al mondo del circo – e non solo – usando tecniche ed effetti da alta mixology: aria aromatica, guarnizioni speciali fatte in laboratorio, bolle, fumo, zucchero filato.

Il segreto del successo di Cocktail Circus? L’interazione umana. Durante gli eventi mettiamo il cliente al centro: coinvolgiamo direttamente i festeggiati e gli ospiti speciali facendoli entrare dietro al bancone e facendogli preparare drink per amici e familiari. È un’esperienza che li diverte e li fa sentire protagonisti dello spettacolo. Non si tratta solo di servire cocktail belli e buoni: vogliamo che il nostro pubblico viva il momento. È questo il nostro punto di forza: creare emozioni.Cocktail Circus è un evento nell’evento. E quando le persone si divertono davvero, lo ricordano, lo raccontano… e vogliono riviverlo.
Quali sono le principali sfide nell’organizzare un evento come Cocktail Circus?
Le sfide sono parte di noi: non essendo un locale fisico dove la gente può entrare per caso, l’ostacolo più grande è stato sicuramente quello di farci conoscere. Esistiamo solo se veniamo chiamati come uno spettacolo, per essere chiamati, per esibirci dobbiamo farci conoscere. Anche con un progetto fortemente innovativo, i primi passi non sono mai semplici. Devi creare qualcosa di riconoscibile e al tempo stesso costruire una rete, farti spazio in un mercato dove non puoi sbagliare nulla.
Qual è stato l’approccio per far conoscere Cocktail Circus nei primi mesi?
All’inizio ci siamo mossi grazie al passaparola, alla comunicazione diretta e curando personalmente tutta la parte di scouting e comunicazione.
In che modo si differenzia il vostro format rispetto a un normale servizio bar per eventi?
Cocktail Circus è un’esperienza. Ogni evento ha una sua identità. Non facciamo semplici drink, ma creiamo cocktail su misura per ogni occasione. Parliamo di demo cup, ricette tailor-made, bicchieri personalizzati anche solo per un singolo evento, come quello a tema cinema. È un lavoro che richiede tempo, creatività e tanta cura del dettaglio.
Come si integra la parte artistica con quella del beverage?
È questa la vera forza del progetto: unire due mondi. Da una parte beverage di alto livello e dall’altra lo spettacolo artistico. Di fatto, oggi siamo come due aziende in una. Quando ci chiamano, portiamo sia il bar – che ha un’identità scenica fortissima – che una regia artistica completa.
Chi si occupa della direzione creativa degli show? All’inizio gestivo tutto io. Oggi mi affianca Chiara Moroni, che è diventata la nostra direttrice artistica. È molto brava, strutturata e ha una sensibilità che si sposa perfettamente con il nostro stile. Lavora sul concept insieme a me, scrive lo storytelling, gestisce gli artisti, struttura gli script e cura le interazioni con il pubblico.
Avete lavorato anche a eventi a tema? Sì, quest’anno abbiamo lanciato dei format tematici, come Alice in Wonderland. In quel caso abbiamo creato tutto: dai costumi al trucco, fino ai cocktail ispirati al mondo di Lewis Carroll. Per un battesimo, ad esempio, ci hanno richiesto un allestimento completo Wonderland. Abbiamo curato tutto in ogni dettaglio. Ora ci stiamo strutturando con costumeria interna e trucco/parrucchiere per offrire spettacoli ancora più immersivi.
Come gestite la logistica? Operate solo in Lombardia? Lavoriamo ovunque: ci chiamano anche fuori regione. Siamo molto attivi in Lombardia, specialmente nel Pavese, ma ci stiamo espandendo. Il nostro target è medio-alto e chi sceglie Cocktail Circus lo fa perché cerca qualcosa di veramente diverso e memorabile.

Cosa c’è, davvero, dietro le quinte di un vostro evento? Molto più di quello che si vede. C’è la progettazione dei cocktail, la creazione di oggetti di scena, la direzione artistica, la gestione degli artisti, la logistica dei materiali – dal ghiaccio alle scenografie. Ogni evento è unico. E questo significa ricominciare ogni volta da zero, con la stessa energia e la stessa passione.
Qual è l’identità di Cocktail Circus? Quali sono i vostri valori, la vostra filosofia? Come vi differenziate nel panorama degli eventi legati al mondo dei cocktail?
Cocktail Circus si fonda su quattro pilastri che ripeto spesso anche al mio team: teatralità, innovazione, interazione col cliente e professionalità. Questi sono i nostri mantra, i valori su cui costruiamo ogni evento, ogni progetto. La teatralità è ciò che più ci distingue: non offriamo solo un bar che spara fuoco o cocktail che fumano, brillano o prendono fuoco.
Ogni dettaglio è studiato per stupire, emozionare e coinvolgere. Ci differenziamo perché uniamo in modo autentico l’arte scenica al beverage. Ci sono realtà che fanno spettacolo, ci sono realtà che fanno cocktail. Noi facciamo entrambe le cose, ma integrate, in una vera regia creativa. Ad esempio, abbiamo introdotto momenti di “welcome drink” che sono già spettacolo: serviamo cocktail in versione finger food, come sfere edibili al cucchiaio, o in piccoli contenitori creativi. E poi ci sono gli allestimenti performativi: una delle nostre artiste gira tra gli ospiti con una gonna-scultura in acciaio dorato, su cu
i sono agganciati mini cocktail colorati, alcolici e analcolici. Oppure l’ombrello trasparente con degustazioni appese, servite dalla performer sui trampoli. Sono dettagli, certo, ma per noi fanno la differenza. La verità è che nel mondo degli eventi non puoi più permetterti di essere solo funzionale: devi essere unico.
Prima di proporre qualcosa studiamo ogni aspetto: dalla temperatura alla posizione durante il servizio, dai materiali agli effetti scenici. Solo così possiamo garantire un’esperienza davvero coerente, sorprendente e ben eseguita. In un mondo dove tutto è già stato inventato, il nostro obiettivo non è creare qualcosa di nuovo a tutti i costi, ma rendere personale ciò che esiste, con creatività e autenticità. Questo è Cocktail Circus: un circo liquido, in continua evoluzione, sempre un passo avanti.
Cocktail e spettacolo: come bilanciate mixology e performance?
L’equilibrio tra cocktail e spettacolo è uno degli elementi chiave che contraddistingue il nostro approccio agli eventi. I bartender, oltre a essere tecnici esperti nella miscelazione, sono anche performer naturali. Mentre preparano i drink, intrattengono gli ospiti con movimenti scenici e colpi di scena che rendono la preparazione parte dello show. Nonostante l’era dei social e di YouTube, stupire gli ospiti dal vivo resta il nostro obiettivo principale. La meraviglia negli occhi degli ospiti è ciò che gratifica di più.
L’attenzione è posta sull’approccio, sulla capacità di far sentire ogni persona a proprio agio, libera di interagire senza timori o imbarazzi. Saper riconoscere e modulare il comportamento è fondamentale per creare un’esperienza su misura. La teatralità diventa così un happening dentro l’evento stesso, l’elemento che rimane nella memoria degli ospiti. La capacità di emozionare e lasciare un ricordo indelebile è il cuore della nostra forza. Dietro a tutto questo c’è la passione sincera, lo stile di vita che mettiamo nel nostro lavoro, senza maschere né finzioni. Ed è proprio questa autenticità che viene percepita e apprezzata da chi ci sceglie.
Scopri di più su: https://cocktailcircus.org/
Credits: courtesy of Press Office Cocktail circus
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