La Fondation Valmont sostiene artisti emergenti e promuove ogni anno una nuova mostra presso l’affascinante Palazzo Bonvicini a Venezia

fondation valmont

Per celebrare questo legame unico con Venezia, Fondation Valmont promuove l’iniziativa La Nuit de la Rive Gauche 2025. Dopo il grande successo dell’anno scorso, viene di nuovo proposta la speciale apertura serale di Palazzo Bonvicini e di altre sei istituzioni culturali a San Polo e a Santa Croce che il 30 ottobre terranno aperte le proprie porte anche di sera fino dalle 18 fino ore 21. Un percorso affascinante per scoprire meravigliosi luoghi d’arte e celebrare la creatività ed il savoir faire di artisti e collezioni nel magico scenario notturno della Serenissima.

“Nel 2025 Fondation Valmont festeggia 10 anni. Sin dall’inizio abbiamo scelto di prendere un impegno importante e duraturo con la città di Venezia – dichiara Didier Guillon – e abbiamo trasformato Palazzo Bonvicini in “The Intimate Museum”, uno spazio permanente di produzione culturale dove turisti ma anche veneziani possono ammirare l’arte ed il bello in tutte le sue forme. “Un luogo unico dove l’arte incontra la bellezza e dove è possibile non solo visitare una mostra ma incontrare artisti, assistere ad una proiezione cinematografica o partecipare a seminari ed eventi. Un’esperienza intima e personale del mondo dell’arte”.

Questo dialogo con la città si realizza concretamente con l’organizzazione corale della seconda edizione de La Nuit de la Rive Gauche.

Ecco gli enti e le mostre coinvolte:

Fondation Valmont

Telemachus. The Quest for Self

La mostra segna il secondo capitolo di una trilogia di mostre d’arte contemporanea ispirate all’Odissea di Omero. Questo capitolo approfondisce il personaggio di Telemaco, esplorando il rapporto padre-figlio dal punto di vista sia di Telemaco che di Ulisse.

Con la partecipazione di quattro artisti – Jakub Flejšar, Pavel Roučka, Maxence Guillon e Didier Guillon – la mostra presenta un dialogo profondamente personale e intergenerazionale, riflettendo il rapporto tra padre e figlio attraverso due coppie distinte. Le opere instaurano un dialogo tra il passato mitico e il presente, esplorando il modo in cui i legami familiari influenzano la comprensione di noi stessi.

“All’interno della mostra Telemachus la mia stanza The Room of Dreams rappresenta un ponte tra il passato e il futuro,” dichiara Didier Guillon “Il passato è la mia eredità, ciò che mi ha reso chi sono oggi e la ragione per cui l’arte scorre nelle mie vene. Ilfuturo, invece, lo vedo come un orizzonte condiviso: quello delle nuove generazioni, dei miei figli. Mio figlio Maxence fa parte di questa nuova generazione di eroi: sono loro ad avere il potere tra le mani. Il mio augurio è che siano guidati da passione e ambizione, capaci di inseguire e realizzare i propri sogni.”

In esclusiva per la serata in THE INTIMATE CINEMA sarà presentata la proiezione ORIGIN by Yann Arthus- Bertrand mentre in THE INTIMATE COURTYARD sarà presentato NU di Didier Guillon.

Fondazione dell’Albero d’Oro

Di Storie e di Arte

La Fondazione dell’Albero d’Oro ospita a Palazzo Vendramin Grimani la mostra temporanea “Di storie e di arte”, a cura di Massimo Favilla e Ruggero Rugolo con gli allestimenti di Daniela Ferretti. Un percorso espositivo che racconta, attraversando tre secoli, la vita quotidiana delle nobili famiglie veneziane che abitarono il Palazzo Vendramin Grimani, affacciato sul Canal Grande, nel cuore di San Polo.

Galleria Lorcan O’Neill

Martin Creed e Giuseppe Ducrot

La mostra accosta le ceramiche di Giuseppe Ducrot (Roma, 1966), che richiamano la tradizione classica e barocca, alle opere in ferro e pittura diMartin Creed (Wakefield, 1968), artista britannico che esplora il gesto e la forma nella loro essenzialità. Ne nasce un dialogo tra memoria e contemporaneità, tra la densità della materia e la leggerezza del segno, in risonanza con Venezia.

Joistick

Yaël Ohayon

Yaël Ohayon (1967, Bruxelles) eleva la cera a un linguaggio a sé stante. Attraverso sculture, quadri e opere luminose, esplora la trasformazione, la memoria e l’interazione degli elementi naturali. I suoi pezzi invitano a un’esperienza sensoriale e intima, in cui la consistenza, il colore e la luce diventano vettori di emozioni e maestria.

Lunardelli Venezia

Lunardelli Venezia unisce design e artigianato per creare complementi d’arredo che raccontano Venezia, la sua laguna, l’architettura ed elementi della vita sull’acqua. L’azienda collabora con aziende e designer per creare oggetti in legno, vetro di Murano e vellutosoprarizzo.

Per l’azienda è fondamentale produrre in modo consapevole, ridurre gli sprechi e valorizzare il lavoro artigianale: vengono utilizzati materiali naturali e di recupero, come il legno delle briccole. Lunardelli Venezia reinterpreta l’artigianato attraverso il design, creando complementi d’arredo che raccontano Venezia, la sua architettura, la laguna.

L’azienda collabora con artigiani e designer per reinterpretare materiali come legno e vetro di Murano, valorizzando la sostenibilità e il Made in Italy.

The 2212

Le Masques de Foundation Valmont

The 2212 è un raffinato showroom curato da Esther Manon Van Ekeris nel quartiere di Santa Croce che ospita eleganti pezzi di design e lighting, opere d’arte e profumi di nicchia. Il 30 ottobre 2025, The 2212 si trasformerà in un palcoscenico vibrante dove i visitatori potranno vivere l’energia del movimento della Pop Art africana, dove le tradizioni ancestrali si fondono in perfetta armonia con le opere d’arte permanenti esposte. 

Per info: www.fondationvalmont.com

Credits: courtesy of Press Office Fondation Valmont

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