a cura di Maria Livia Pellicano

Come una piuma che si posa leggera su una panchina di una stazione, quando le porte della metropolitana si sono appena schiuse, mentre il viavai delle persone sfrecciano, lasciando nella memoria fasce di colori che vanno a sfumare nell’aria assieme al vociare, penso all’artista inafferabile e anonimo “Banksy.” Anzi, mi piacerebbe, rispetto al suo pensiero del rimanere nell’anonimato, non nominarlo come “l’Artista “, ma bensì “Energia d’Arte” . Il Banksy che fece apparire lo stencil graffiti “ Girl with balloon “ sulle scale del Waterloo Bridge, sul lato di South Bank di Londra e in molti altri luoghi. È un energia tutta inglese che nasce nella scena culturale underground di Bristol e ha collaborato con gruppi di artisti e musicisti.

Ma perché proprio in questo momento storico, ci si sorprende a pensare a questo fenomeno, questa voce che spunta dalla strada, da un vicolo scuro dai tombini fumanti di vapore che si eleva verso i palazzi grigiastri, mentre i resti dei rifiuti si rincorrono facendo mulinello? Forse perché si è alla ricerca di messaggi di autentici e di verità genuina e tutto questo lo si trova nell’energia Artistica di Banksy e nello stesso tempo ci si rispecchia nel suo oscuro umorismo e la sua critica politico-sociale.

Se si pensasse alla nostra società come ad un paziente disteso sul lettino che si sottopone a delle radiografie, si potrebbe paragonare Banksy al monitor che mostra le ferite interne del moribondo che rappresentano le ferite della nostra società in questo momento storico.

Lo sfruttamento minorile, la brutalità delle guerre, l’inquinamento, il maltrattamento degli animali, la violenza, queste sono le ferite della nostra società e sono anche i temi che mostra Bansky, trasformando un messaggio, un grido di dolore in una meravigliosa Energia Artistica , così come “Girl with balloon” si è trasformata durante un’ asta di Sotheby’s in “Love is in the bin”.Una nuova creazione derivante dalla distruzione dell’opera stessa, al momento in cui il secco battito del martello della casa d’asta ha aggiudicato l’arte di Banksy al compratore, provocando lo stupore e diverse altre reazioni degli spettatori. 

Una sorprendente ed inesauribile forza questa energia che si manifesta puntuale sempre là dove e quando ve ne è bisogno. Da poco in Barodyanka – Ucraina, sono state scattate, tra la polvere delle macerie due foto, due immagini, ” messaggi per l’universo “, lasciati da Banksy che spuntavano tra i resti di muro di una costruzione distrutta dai bombardamenti, raffiguranti due judoka nell’azione di un combattimento.Una dei due nella scena è un bambino nell’atto di far cadere, con l’aiuto della tecnica strategica, l’avversario che è un uomo.

L’uomo judoka, è sospeso nell’aria poco prima di schiantarsi a terra, in posizione supina e le gambe divaricate protese verso l’alto come appena dopo essersi capovolto, si ha la sensazione che cerchi un appiglio allargando le dita, mentre apre le mani nell’aria senza speranza. Il piccolo bambino e il grande uomo che combattono, un paradosso che trova la sua spiegazione, la piccola Ucraina e la grande Russia che si confrontano scontrandosi in una guerra sanguinaria. L’uomo rappresentato durante la sua sospensione nell’aria, come chi al momento è stato sospeso da presidente onorario della federazione internazionale di judo. 

L’altra foto scattata raffigura due bambini che dondolano su un’altalena, nell’attesa di impedire l’avanzare delle truppe nemiche. Nella sua dinamica graffiante l’autore di queste significative opere, usa un linguaggio che tocca l’animo, lanciando vere e proprie frecce di verità ; non conosce confini, denuncia le guerre additando con ironia soprattutto i focolai più nascosti, facendo cadere i sipari, mettendo a nudo così e in discussione la falsa morale Politico-Sociale.