Vi è mai capitato di chiedervi cosa racchiude la creazione di un prodotto? Non parlo della realizzazione tecnica ma della storia che ha reso possibile la sua nascita.Personalmente mi capita spesso e devo ammettere che la storia che racconta la nascita di Ginaro è uno dei racconti che mi ha affascinato di più.

É una storia che parte da un paese della provincia di Brescia e passando dall’Australia per proseguire  in Cambogia, Malesia, Thailandia, Singapore e altri paesi asiatici,  torna da dove tutto è cominciato, ricca di significato, passione e  progettualità.

“A volte bisogna avere il coraggio di perdersi per ritrovarsi” – dicono – ed ecco uno dei motivi per cui abbiamo deciso di intervistare Luca Scaroni , per gli amici Aro, il ragazzo Bresciano che ha dato vita a Ginaro un Gin moderno che porta con sé l’unione della tradizione occidentale con quella orientale.

luca scaroni ginaro

“Luca com’è nata la voglia di creare il tuo Ginaro?”

La storia di GinAro è un po’ la mia storia. Mi laureo in ingegneria ma mi accorgo che non è quello che voglio fare per tutto il resto della mia vita quindi parto e trascorro quattro anni viaggiando tra Australia e Asia dove inizio ad appassionarmi di liquoristica e distillazione.Tornato in Italia decido di portare avanti questa passione ed ecco che nasce GinAro.

“L’Australia e l’Asia ti hanno ispirato ma tu sei un bresciano fiero della sua provenienza, in qualche modo anche le tue origini sono state fonte di ispirazione?”

Certamente, Brescia è una città molto viva e creativa. I bresciani sono sempre in movimento. Ho conosciuto molte persone con voglia di fare e ricchi di iniziative, è un ambiente stimolante che ha sicuramente contribuito alla voglia di dar vita al mio prodotto.

“Nel tuo Gin troviamo, in maniera concreta, l’unione tra Occidente e Oriente puoi spiegarci come?”

La troviamo sia nella grafica della bottiglia che rappresenta un mandala ,simbolo religioso del Sud Asia, sia negli ingredienti. Per quel che riguarda la grafica l’ho rivista in maniera da renderla più elegante e meno geometrica di come l’avevo concepita inizialmente.

Per quel che riguarda gli ingredienti invece nel Ginaro classico troviamo i tipici Europei come ginepro e liquirizia mentre  la parte speziata è data da cardamomo e  zenzero, ingredienti tipici dall’Asia. Per il Ginaro blue le origini Asiatiche le troviamo nel pepe di Timut che è una spezia  agrumata e fresca e nel Butterfly pea Flower  detto anche Clitorea Ternatea.

“Il tuo Ginaro Blue è associato ad un “effetto magico” che lo rende ancor più accattivante. Ti va di svelarci come si ottiene questo effetto?

La magia del GinAro Blue parte proprio dalla Thailandia dove nasce appunto questo fiore che da al Gin il colore blu ma diventa viola a contatto con l’acido citrico contenuto nella tonica. La prima volta lo vidi nel sud est asiatico dove è abitudine offrire una tisana blu con una fetta di limone a parte. La tisana a contatto con l’acido citrico del limone che abbassa il ph diventava viola ed ecco come una tisana è diventata fonte d’ispirazione per il mio Ginaro Blue.

“Come possono contattarti o acquistare i tuoi prodotti?”
 Possono contattarmi anche tramite mail, whatsapp o instagram, cerco di rispondere sempre in tempi brevi .

“La tua storia può essere un monito per i giovani che hanno scelto una strada nella quale non si riconoscono, cosa gli diresti?”
Gli direi di studiare ma di non legarsi troppo ai loro studi e di essere pronti a stravolgere la loro vita a qualsiasi età.

Credits GinAro

Le fotografie sono Andrea Gilberti