Villa Cipriani, una perla incastonata nella suggestiva Asolo, meraviglioso borgo medievale che spicca con il suo Castello tra le colline del Prosecco, è una di quelle eccellenze italiane che hanno creato la tradizione dell’ospitalità italiana così amata in tutto il mondo. 

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©Villa Cipriani_photography Marco Sartor

Corte rinascimentale della regina Caterina Cornaro, luogo di riposo per la divina Eleonora Duse e terra d’adozione dell’esploratrice Freya Stark: Asolo celebra le figure femminili, per cultura, bellezza, singolarità, in ogni epoca ed è qui che inizia la storia di Villa Cipriani, ricca di aneddoti curiosi e di dettagli prestigiosi

Villa Cipriani – la storia

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Influenzato dall’architettura di Andrea Palladio e dai fasti della Repubblica di Venezia, cui la città di Asolo apparteneva di diritto, l’edificio vede la luce intorno alla seconda metà del Cinquecento, quando in questi luoghi ancora era vivido il ricordo della ricca e intellettuale Corte di Caterina Cornaro, Regina consorte di Cipro per matrimonio con il Re Giacomo II, Reggente del Regno di Cipro.

Non si sa con certezza chi sia l’architetto, tuttavia la struttura attuale della Villa ha subito certamente notevoli interventi nel XVIII secolo.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Per anni è stata la dimora privata di famiglie nobili venete, ma colui che la rese protagonista indimenticabile, fu, verso la fine dell’800, il poeta inglese Robert Browning, il quale, già anziano, una volta rimasto vedovo dalla morte della moglie, la poetessa Elizabeth Barrett, scelse di passare  la vecchiaia tra le colline asolane, insieme al giovane figlio Robert Wiedemann Barret Browning, detto Pen, perché in questi luoghi aveva lasciato il cuore quando era poco più che un ragazzo.  

E’ a causa dell’influenza del poeta, appassionato estimatore della campagna fiorentina, dove aveva vissuto per molti anni, che la casa acquista quell’aria da nobile dimora toscana, che così bene si sposa con le dolci colline asolane.

Quando il poeta muore, la villa passa in eredità al figlio Pen che si stabilisce definitivamente ad Asolo. Arbiter elegantiarum ed investore, acquista molte altre importanti dimore della zona, che restaura e vende ai propri amici inglesi, rendendo il borgo trevigiano un punto di riferimento per la  nobiltà britannica di fine ‘800.

Come il cittadino svedese naturalizzato inglese Norman Neruda, famoso alpinista e scrittore di guide alpine, che nel 1894 affitta la futura Villa Cipriani e vi si trasferisce con la moglie. Anche la madre di Neruda viene a vivere ad Asolo, poco tempo dopo, stabilendosi a palazzo Beltramini, residenza donatale da Edoardo Principe di Galles e futuro Re del Regno Unito.

Nel 1902, Robert la rivende per una considerevole somma all’ingegner Zennaro, trevigiano, che la dona alla figlia Maria in occasione delle nozze con Sebastiano Galanti, giovane appartenente ad una agiata famiglia veneta. Villa Galanti è per molti anni una tranquilla residenza di campagna, destinata alle vacanze estive ed all’ospitalità, tuttavia alla morte del capofamiglia, i Galanti cedono in affitto la villa al gestore del Rifugio del Monte Grappa. E’ lui quindi che per primo la trasforma in locanda dandogli il nome di Locanda Belvedere.

Nel 1952 la villa viene venduta a Lord Rupert Guinness, iI Conte di Iveagh, grande filantropo e fondatore dell’omonima fabbrica di birra irlandese.

Già proprietario della confinante Casa dell’Arco, dimora storica della Divina Eleonora Duse, Rupert Guinness decide in questi anni di trasformare la Villa in un albergo e di lasciarla gestire ai fratelli Cimetta.

Nel 1956 dunque, ad Asolo vede la luce l’Albergo Belvedere, luogo accogliente per i viaggiatori e gli asolani, che qui vengono a guardare le trasmissioni del primo apparecchio televisivo della zona.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Agli albori di quella trasformazione già iniziata, è nel 1962 che questa splendida residenza cambia definitivamente e indossa la veste più iconica che la accompagna ancora oggi: il Conte di Iveagh affida al signor Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s Bar di Venezia, la ricostruzione e la direzione dell’Albergo Belvedere.

La locanda subisce una completa metamorfosi sotto la sapiente ed attenta guida di Giuseppe, uomo esperto e dalle ampie vedute, il Re Mida dell’ospitalità alberghiera, il quale, in due soli anni la trasforma in un hotel di prestigio, un diamante incastonato tra le colline trevigiane, circondato da uliveti e ville palladiane, capace di attirare a sé il bel mondo che frequentava Venezia, ma che desiderava la privacy di un luogo più intimo e riservato

Nasce così l’Hotel Villa Cipriani, nome iconico conosciuto in tutto il mondo, luogo prediletto da moltissimi personaggi del jet set in fuga dalla Dolce Vita chiassosa e invadente delle grandi città. Nel corso degli anni ‘60 l’atmosfera pacata e silenziosa dell’Hotel accoglie nomi celebri del cinema, della cultura, della nobiltà e del mondo degli affari, alla ricerca di un luogo elegante in cui abbandonarsi alla quiete.

Tra le sale di Villa Cipriani passeggiano il principe Filippo di Edimburgo e Alberto di Monaco, Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve, Peter O’Toole e Orson Welles, Vittorio De Sica e Gianni Agnelli, Toni Servillo e Oliver Stone.

Gli ospiti illustri non mancano in nessun periodo storico: ad alloggiare nelle stanze dell’Hotel, nel 1987, arriva persino la Regina Madre d’Inghilterra, giunta ad Asolo per raggiungere la cara amica Freya Stark, esploratrice, scrittrice, nonché fiera abitante di questo delizioso angolo di mondo, ancora oggi venerata come una delle colonne portanti della storia di Asolo.

Infine, dopo anni di passaggi di proprietà in cui sembrava essere stata abbandonata a sé stessa, Villa Cipriani rivive nuovamente gli antichi fasti grazie all’imprenditore del caffè Massimo Zanetti e la moglie Sigrid, stimata signora di Asolo e donna volitiva dal fascino elegante, la quale dal 2012, ha deciso di riportare agli antichi fasti questa affascinante dimora curando ogni singolo dettaglio in tutti gli ambienti della casa, dal giardino estremamente curato con vista su tutta la vallata al menù del ristorante, dalle pareti dipinte a mano di alcune stanze alle stoffe scelte per tendaggi e poltrone.

Arredi restaurati e ceramiche pregiate si affiancano alla  piscina a sfioro, al bistrò esterno e alla graziosa spa che, insieme a molti altri tocchi contemporanei voluti dalla proprietà, rivelano con delicatezza e armonia il nuovo volto  dell’Hotel Villa Cipriani che andremo a raccontarvi.

Villa Cipriani – oggi

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Credits & Courtesy Villa Cipriani

Arrivando dalla piazza centrale di Asolo, scendendo dal viale, il primo sguardo incontra l’imponente cancello storico di Villa Cipriani: è l’incontro di due epoche, fuori la penombra di un vicolo medievale, dentro l’atmosfera dell’epoca vittoriana. 

L’ospite entra varcando le storiche porte sulle cui vetrate spicca lo stemma di Villa Cipriani. Qui il tempo si ferma; si dimenticano i problemi e la frenesia della vita quotidiana. Il riposo è d’obbligo in uno dei salottini charmant retrò assaporando una tazza di thè o sorseggiando un whisky d’annata lasciandosi trasportare in una atmosfera che richiama la terra di Inghilterra dell’800.

Il pensiero corre verso le immagini di questi “salons de thè” dove scrittori, artisti, politici, critici letterari, poeti, attrici, amanti hanno vissuto momenti indimenticabili rimasti indelebili nelle mura di questo posto dal fascino immutato. Questa la sensazione che avvolge il visitatore che giunge a Villa Cipriani.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Con estremo rispetto per la storia di questo luogo, la signora Sigrid Mangilli ha mantenuto lo stile della tradizione classica a memoria di quello che fu, in modo che la rinascita della villa riflettesse il glorioso passato.

Ed è per questo che, tra le suite, gli spazi interni e quelli esterni, ritroviamo echi della Repubblica di Venezia, ricordi dell’Inghilterra vittoriana e memorie dell’Italia della Dolce vita, fusi in un insieme armonico e in continua evoluzione.

Il rinnovamento di Villa Cipriani, graduale, ma inesorabile, ha mantenuto quella raffinatezza gentile ed il prestigio di questi luoghi densi di cultura e bellezza immutabili nel tempo lasciando agli ospiti la certezza di ritrovare la stessa accoglienza, la medesima eleganza e l’identica delicata riservatezza di sempre. Le tante comodità contemporanee dell’Hotel sono presenti per far si che il visitatore trovi risposta ad ogni esigenza, tuttavia mai esibite e tantomeno gridate rispettando l’equilibrio e l’atmosfera che ci si aspetta in questo luogo.

Il tocco personale della proprietaria si riconosce nella delicatezza con cui apporta, un passo alla volta, quelle migliorie che esaltano il fascino della Villa senza snaturarlo. I nuovi ulivi piantati nella proprietà, le ceramiche di Vietri che rivestono pareti e pavimenti delle stanze da bagno, i tendaggi scelti accuratamente, i morbidi cuscini che poggiano sul bordo delle terrazze, la sala dedicata a Caterina Cornaro, le vetrinette restaurate che  si trovano nella hall: ogni dettaglio da lei rinnovato è stato accuratamente pensato, puntigliosamente curato e, infine, profondamente amato.

Villa Cipriani – Hotel

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Asolo è uno di quei posti conosciuti, ma riservati, dogma voluto, cercato e soprattutto rispettato. Se hai deciso di venire ad Asolo, provi il piacere di visitare un borgo antico e trovare la tranquillità che da esso ci si aspetta.

L’esperienza all’Hotel Villa Cipriani mantiene, all’interno dei suoi ambienti, la medesima promessa della cittadina che lo circonda. La privacy e la comodità sono caratteristiche che si ritrovano negli ambienti dell’hotel tanto delle sale comuni quanto delle camere, sotto forma di attenzione particolare alle esigenze degli ospiti.

L’elenco degli ospiti illustri, come già detto, potrebbe essere interminabile: attori e attrici di fama mondiale, esponenti della nobiltà internazionale come Giuliana d’Olanda, capitani d’industria e mecenati come Onassis e Romiti. Nomi trapelati tra le maglie di una cortina ferrea di riservatezza, prerogativa dell’albergo per proteggere un tranquillo week end, un romantico interludio o un soggiorno all’insegna della gastronomia.

L’hotel, categoria 5 stelle, gode di un capitale umano ineccepibile, pronto a soddisfare ogni richiesta dell’ospite, ed è stimatamene guidato dalla Direttrice Azzurra Franci, di origine umbra e grande professionista dalla pluriennale esperienza nel settore dell’hospitality.

A livello architettonico si articola su due edifici affacciati sul grande giardino centrale, da sempre fiore all’occhiello della Villa, eccellenza riconosciuta a livello internazionale per la sua composizione, la bellezza delle cromie e i profumi intensi che lo pervadono in tutte le stagioni dell’anno: tulipani ad aprile, rose profumate a maggio e via via alternando profumi e colori col passare dei mesi. 

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

L’anno in cui viene affidato a Giuseppe Cipriani, viene piantato un albero, un’olea fragrans, che ancora oggi è considerato un riferimento olfattivo del giardino: da agosto a quasi fine settembre emette un delizioso profumo percepito nell’aria fino a Villa Duse. Da non dimenticare l’imponente albero di melograno di fronte alla terrazza che caratterizza il giardino negli ultimi mesi dell’anno.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

L’arredamento esterno nei colori del bianco richiama il fascino dei giardini all’inglese del XVIII secolo come in un classico di Jane Austen.

Raggiungerlo il giardino è immediato: dalla hall si accede facilmente alla veranda con vetrate al soffitto che, nella bella stagione, rimangono aperte creando un collegamento arioso e luminoso tra l’esterno e l’interno. Grandi finestre ricoprono poi le intere pareti delle sale da pranzo, permettendo agli ospiti di cenare circondati dal panorama delle colline e del Fresco di Villa degli Armeni.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

All’insegna della generosità degli spazi e suddivise tra il corpo centrale e la Casa Giardino leggermente discosta dalla Villa, le ventotto stanze dell’Hotel Villa Cipriani sono diverse tra loro nei colori, nei decori e nei tessuti che le adornano, ma sono tutte arredate con mobili d’epoca, dotate di letto king size e di ceramiche fiorite fatte a mano di Vietri sul mare, che rivestono le grandi sale da bagno dal pavimento alle pareti oltre ai pavimenti in cotto locale di Possagno, città natia del Canova.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Di contro, ai lati del patio, due sale più piccole decorate con pareti rivestite da boiserie in ciliegio rigato e noce, con moquette in tartan scozzese e arredate con comode poltrone in pelle e in velluto, accolgono gli ospiti rispettivamente nell’American Bar in puro stile Harry’s Bar e nella Sala Regina Cornaro con il caminetto, una vera e propria “chicca” dove chiaccherare amabilmente in completa privacy senza il timore di essere disturbati.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre
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@Villa Cipriani_photography Stefano Scatà

Pochi gradini più in basso rispetto al giardino, trovano spazio gli aspetti più contemporanei dell’Hotel, fortemente voluti dalla padrona di casa perché il comfort che regala ai suoi ospiti sia completo: la stupenda piscina a sfioro con idromassaggio e zona solarium con incantevole vista degli ulivi della Villa; il Bistrot Rosmarino, dedicato a chi desidera un pranzo più informale e all’aria aperta; l’area benessere, con spazi per i trattamenti wellness e per lapalestra.

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Credits & Courtesy Villa Cipriani (PH Colin Dutton)

La suggestiva piscina e l’adiacente ristorante Rosmarino sono posti entrambi su un piano ribassato rispetto al giardino, perché possano godere del panorama senza disturbare la visuale di chi siede in veranda, mentre la piccola SPA, guidata da Svetlana, la beauty expert, dove si possono avere trattamenti estetici, massaggi oppure usufruire della sauna e bagno turco con palestra, è annidata su un fianco della Villa, lontana dagli accessi principali per conservare la discrezione che l’ambiente necessita.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Per chi ama le attività outdoor ed in particolare il ciclismo, è stato recuperato un nuovo ambiente da destinare a coloro che raggiungono l’Hotel su due ruote. Perfettamente integrato nel contesto e raggiungibile solo dal giardino, lo spazio, coperto e chiuso, è attrezzato con prese di corrente per la ricarica elettrica e solide barre a cui assicurare le bici in completa sicurezza.

Le camere si suddividono in 2 Grand Deluxe Terrace, 4 Premier Junior suites, 3 Junior Suites e 19 Double Rooms (Deluxe, superior e classic)

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©Villa Cipriani_photography Stefano Scatà

Le camere più grandi offrono un ambiente all’insegna del confort in ogni momento della giornata: sono fornite di un salottino interno con poltrone e divanetto per leggere in relax le prime notizie della giornata o fare colazione in camera oppure degustare un flûte del Prosecco di Asolo DOC di sera. La vista è da mozzafiato soprattutto all’ora del tramonto sulle  colline asolane, del Monte Grappa, del Borgo o del giardino interno. 

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©Villa Cipriani_photography Stefano Scatà

In particolare, la Suite Duse, che raggiunge i 50 mq, ha pareti dipinte di rosso veneziano a mano da un’artista locale, a riprendere le tonalità della casa della Divina, su cui si affaccia il piccolo studio separato dalla zona letto.

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©Villa Cipriani_photography Stefano Scatà.

Le Terrace Junior Suites hanno invece il privilegio di due grandi terrazze arredate, con vista sulla vallata e sulla piscina, in cui è anche possibile cenare in completa riservatezza.

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©Villa Cipriani_photography Stefano Scatà
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©Villa Cipriani_photography Stefano Scatà

Location splendida per gli sposi che desiderano il ricevimento di nozze in grande stile, ideale per eventi culturali, party o business, la Villa può ospitare fino a 110 persone.

Per la festa del Capodanno, la notte più attesa dell’anno, si può godere della Cena di Gran Gala nelle due sale ristorante, la Veranda e la Contarini, composta da menù a sei portate attentamente studiato e realizzato dallo Chef Dario Parascandolo, che ne cura scrupolosamente ogni dettaglio.

Si inizia con un aperitivo tra eleganza ed allegria tra lustrini e papillon, musica di piano bar dal vivo. Allo scoccare della mezzanotte, tutti gli ospiti si trasferiscono in giardino per lo spettacolo del gioco di luci delle fontane luminose e per lo scambio degli auguri, prima di iniziare a ballare com musica DJ set e degustare i piatti bene auguranti della tradizione: lenticchie e cotechino, insieme a dolci della celebrazione.

In onore della prestigiosa e antica artigianalità dell’arte tessitoria di Asolo, l’arredamento si ammanta dell’eccellenza dei tessuti scelti per i tendaggi, nella biancheria da tavola e nei runner da letto, nelle scene di caccia appese alle pareti del bar e della veranda, e infine nelle vetrinette della hall, originali del 1970 splendidamente restaurate, dove trovano posto manufatti locali di grande pregio, come le spazzole fatte a mano e i profumi creati appositamente per ogni cliente.

Tante sono infine le idee della proprietà per il futuro: in omaggio allo spirito originario di questo luogo, è prevista la creazione di una serra inglese, un ampliamento della SPA con piscina interna e di un pozzo, oltre a creare un percorso vita tra gli ulivi e  di un’area riparata da dedicare alla pratica dello yoga e della meditazione per chi desidera rigenerarsi dai ritmi frenetici che la vita impone.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Il vociare non appartiene a questi luoghi: quella genuina “caciara” che riflette le più classiche tradizioni del temperamento italico lascia il posto a toni più moderati e pacati. Il dress code è d’obbligo come l’etichetta impone: l’abbigliamento deve rispettare le regole di grazia e soprattutto del decoro nel rispetto degli ospiti e della proprietà. Coloro che scelgono l’Hotel Villa Cipriani desiderano trascorrere un soggiorno all’insegna della tranquillità e del savoir faire lontano dal chiasso e dal clamore delle grandi città.

Villa Cipriani – esperienza gastronomica

Per respirare a fondo l’essenza dell’Hotel Villa Cipriani è indispensabile sedersi a tavola: le proposte della cucina alternano i grandi classici della cucina territoriale a ricerca, grande tecnica ed esperienza. 

I menù seguono la stagionalità delle materie prime di altissima qualità del territorio per soddisfare anche i palati più esigenti raccontando la storia dell’Hotel, dagli anni della Dolce Vita ad oggi.

Le creazioni dello Chef permettono al pubblico internazionale dell’Hotel di degustare la cucina italiana più tradizionale per i nostalgici e innovativa concepita tra accostamenti delicati ed eleganza della presentazione

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Il Ristorante Villa Cipriani, con terrazza che affaccia sul giardino, offre i sapori classici, direttamente provenienti dalla tradizione veneziana di Giuseppe Cipriani. Vengono proposti separatamente all’interno del menù, per consentire all’ospite un viaggio a ritroso nel tempo. Ecco dunque che il baccalà mantecato su piccola polenta, il carpaccio di manzo, i bigoli co’ l’anara (i bigoli con l’anatra), i tagliolini verdi gratinati, il fegato alla veneziana, e la cotoletta impanata alla milanese vengono rivisitati nella forma, lasciando intatta la maestria, la sostanza e il gusto del passato.

Cenare di fronte all’incantevole panorama del Fresco di Villa Contarini degli Armeni è un’esperienza ineguagliabile magari degustando un calice di vino prodotto nelle colline del Prosecco, terra di alcuni vitigni più rinomati al mondo, entrati ufficialmente nel patrimonio dell’Unesco. Hotel Villa Cipriani, ça va sans dire, celebra la sua appartenenza al territorio con una ampia carta dei vini completa delle piùrinomate etichette europee e internazionali

Villa Cipriani – Asolo e le sue terre

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Non potevamo finire questa edizione speciale senza raccontare la storia di Asolo, incantevole borgo del trevigiano, arroccato su un pendio boscoso, dove il tempo scorre lentamente. D’estate salotto a cielo aperto, d’inverno passeggio tra i vicoli e le eleganti boutiques, regna un’armonia innata, in cui semplicità ed eleganza si esaltano vicendevolmente.

Situato a 65 chilometri da Venezia, dista 14 chilometri da Bassano del Grappa dove si può vedere ponte palladiano restaurato “Sul Ponte di Bassano, noi ci darem la mano ed un bacin d’amore” recita una celebre canzone dei soldati Alpini, il corpo più amato dell’esercito italiano. 

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Credits Pexels Marco Milanesi

Treviso dista circa 25 chilometri e a pochi chilometri dista Possagno, patria di Antonio Canova, con la sua gipsoteca e dove nei dintorni si possono visitare alcune delle più famose ville di Andrea Palladio, fra cui la più vicina e forse famosa: Villa Barbaro ora Volpi di Misurata a Maser, e l’unica tuttora di proprietà della stessa famiglia committente: Villa Emo di Capodilista a Fanzo.

Ai suoi piedi le reminiscenze di un passato molto lontano, che parla di insediamenti risalenti all’Età del Bronzo e del successivo fiorire della Acelum latina, luogo di riferimento dell’imperatore Augusto sul territorio veneto.

In alto si respira il Medioevo, il Rinascimento, la storia moderna e contemporanea. Le vie strette che percorrono il centro storico e convergono verso le piazze cittadine, le mura che circondano l’abitato e la Rocca, imponente struttura fortificata poligonale sul Monte Ricco, sono le impronte indelebili che il Basso Medioevo ha lasciato ad Asolo e che ancora oggi le donano il fascino antico che la caratterizza.

Dal borgo alle colline: il passaggio svela l’impronta del Rinascimento che in questi luoghi ha portato l’arte e la cultura della Serenissima all’interno del suo Castello di epoca medievale. Dalle sue torri, tuttora visitabili, si possono godere i panorami delle alture e delle residenze che circondano Asolo, come la Villa degli Armeni e il suo Fresco, che si affaccia imperioso a dominare il paesaggio e, con il favore delle tenebre, dona agli ospiti dell’Hotel Villa Cipriani la propria incantevole vista illuminata.

Caterina Cornaro, appartenente alla nobile famiglia veneziana, viene data in sposa a Jacopo di Lusignano, re di Cipro nel 1473, dove regnò anche dopo la morte del marito. Quando la Repubblica Veneta la richiama in patria per supposti atteggiamenti anti veneziani nel giugno 1489, in cambio del suo regno le venne assegnata la signoria di Asolo, quale dorato esilio. Divenne infatti una piccola perfetta capitale di cultura, mondanità e cortesia.

Pietro Bembo la seguì e molti altri letterati frequentarono la sua corte. L’impronta architettonica tuttora evidente, i palazzetti gotici affrescati, la torre del Castello, fanno trasparire il grande splendore che la piccola città acquisì in quel periodo. Dopo la lega di Cambrai, Caterina e la sua corte lasciano Asolo e si ritirano a Venezia nel 1509.

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©Villa Cipriani_photography Giovanni de Sandre

Asolo è stata la cittadina dove visse la Divina Eleonora Duse, la più grande attrice teatrale dei tempi e pioniera indiscussa del teatro moderno, protagonista di una appassionata storia d’amore con Gabriele D’Annunzio, e dove la divina scelse di essere seppellita nel piccolo cimitero di San’Anna guardando il Monte Grappa, per amore dei soldati che morirono per la nostra amata patria. 

Esimia cittadina d’adozione, Freya Stark, celebre esploratrice britannica, scrisse con la propria perfetta sintesi di: suoni,           profumi e colori, l’armonia e la riservatezza che Asolo assicura ai suoi visitatori. Per molti anni la Regina Madre è venuta in visita a trovare una delle sue più care amiche.

Il poeta Giosuè Carducci la chiamò “la citta dai mille orizzonti”. La frequentarono Arturo Toscanini, Francesco Malipiero, e moltissimi altri nomi illustri.

L’alternarsi di antiche rovine, cespugli odorosi, piante centenarie e aiuole fiorite, disposte secondo spazi ben delineati, trasforma la passeggiata tra i suoi vialetti in un’affascinante esperienza sensoriale.

Ma Asolo non è solo passato; è un luogo dove l’artigianato locale, fatto di tessorie, di merletti e di profumi creati ad hoc, occupa uno spazio importante delle vetrine del centro, così come la dinamica vitalità dei bar e dei ristoranti della piazza, che richiamano i giovani del posto tanto quanto i turisti di passaggio, desiderosi di scoprire uno dei borghi più belli d’Italia. 

Il ricamo di Asolo, famoso fin dal 1890 per la particolare realizzazione con fili contati di lino, è ancora oggi praticato in alcuni dei laboratori più noti del paese, che producono biancheria per la casa, la cucina e per il bagno, mentre la Tessoria Asolana, produce tessuti con antichi telai in legno risalenti alla metà del XIX secolo. E ancora, le botteghe di antiquariato disseminate nel borgo, nelle quali è possibile scovare piccoli gioielli del passato, comestampe, libri, monili.

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Villa Cipriani by night ©Villa Cipriani_photography Marco Sartor

Dall’alto della sua Rocca, Asolo invita a visitare anche i dintorni: Castelfranco Veneto, Padova e Verona, tanto amate da William Shakespeare e, in certe giornate limpide, il panorama raggiunge Venezia,che di Asolo è madre Serenissima.

Ad Asolo hanno luogo inoltre molte manifestazioni culturali, tra cui a settembre il Festival Internazionale di Musica “Incontri Asolani”. Ogni secondo fine settimana del mese, poi, ad esclusione di luglio ed agosto, si tiene un vasto Mercatino dell’Antiquariato. Per gli amanti dello sport, oltre alle varie escursioni, Asolo offre un rinomato Golf Club con 6 campi da golf.

Credits e Fonti: notizie e foto sono state fornite da ©Hotel Villa Cipriani (Credits foto fornite dal Press Office)

La foto di copertina è di Stefano Scatà.