La Barbie è la Barbie ed è intoccabile! Fin dal 1959 quando Ruth Handler creò Barbara Millicent Roberts  per tutti Barbie usando il nome della stessa figlia, quella che è la Bambola per eccellenza, quella più venduta al mondo ( quasi tre Barbie al secondo) grazie anche ad un merchandising eccellente, quella che amo alla follia e che cerco ogni volta che entro in un negozio di giocattoli.

La prima Barbie uscì nei negozi il 9 marzo 1959, in costume da bagno intero zebrato, occhiali da sole cat style, gli orecchini e i capelli neri raccolti in una coda. Tuttavia nelle edizioni successive Barbie appare quasi sempre bionda anche se poi nel proseguo si crearono molte varianti. L’8 marzo 1974 venne prodotta per la prima volta a San Francisco una Barbie snodabile e ricordo che la mia prima Barbie mi fu regalata al mio ottavo compleanno. La Barbie ballerina aveva la coroncina sulla testa e le scarpette con le punte fissa su un piedistallo e girevole per potersi muovere proprio come una vera etoile.

Barbie

Perché la Barbie è una bambola per tutte le età. Per i più piccoli ed anche per i più grandi che come me sono dei Barbie Collectors ( siamo oltre 100.000), ossia quelle bambole a tiratura limitata che tieni nella scatola originale in bellavista come un sopramobile.

Ma qual è il successo di Barbie? Perché negli anni hanno provato a creare bambole cool et similia, tuttavia, dopo il clamore momentaneo della novità, non hanno resistito all’inevitabile passare del tempo e si sono dovuti inchinare al successo inarrestabile della fashion doll per eccellenza.

Barbie
Barbie Ph Credits

La Barbie è quel simbolo che possiamo assolutamente definire mito: è bella, è una icona di stile, è politically correct, non ha confini, è globalizzante, ha dei capelli meravigliosi, gli occhi da gatta, è femminile, ma con personalità, lavora, ha un armadio pieno di vestiti e scarpe, ha una decappotabile, una casa a vari piani con ascensore, una piscina, un camper, un cavallo insomma ha tutto ciò che desidera….e magari se diamo tutto a lei, anche noi abbiamo tutto ciò che desideriamo. Certo! Una trasposizione perché la Barbie è ciò che molte di noi vorrebbero essere.

Barbie
Barbie Ph Credits

Negli anni è stata criticata, ma d’altronde tutto ciò che è magnifico ha la sua dose di critiche, come usare l’appellativo Barbie per indicare una donna di bell’aspetto, ma un pochino sciocca o pensare che la Barbie sia una donna disinibita e sfrontata.

Una delle Barbie indimenticabili è quella ispirata alla compianta Farah Fawcett, e francamente una delle piu belle degli anni 80, dove la bambola, a mio modo, raggiunse l’apice del successo: ogni bimba di tutto il mondo desiderava possedere una Barbie e pettinarla e vestirla come se fosse una Dea.

Molti stilisti hanno vestito la Barbie, cito ad esempio Yves Saint Laurent o Karl Lagerfield e poi le Barbie ispirate alle attrici, alle cantanti, alle modelle, a Rossella  di Via col vento, alcune con degli abiti magnifici da fare invidia a chiunque.

A luglio uscirà nelle sale cinematografiche il film Barbie di Greta Gerwig ed è il primo adattamento cinematografico della fashion doll interpretata da Margot Robbie e Ryan Gosling nella parte di Ken, l’eterno fidanzato. Ed ecco che scoppia la Barbie Mania tra le celebrities e tra le fashion addicts dagli accessori agli oufit sempre con una costante: il famoso color Barbie rosa shocking, quel colore magico protagonista di molte sfilate per la spring/summer 2023 a cominciare da Pierpaolo Piccioli per Valentino, che ti rende la giornata più bella anche nei momenti più tristi.

Barbie è amata perchè sorride sempre, con quel magnifico rossetto gloss sulle labbra e soprattutto è spensierata e forse anche noi vorremmo essere tutte un pò Barbie

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