“La Principessa che voleva amare Narciso” di Maria Chiara Gritti

a cura di Valentina Capretti

“La Principessa che voleva amare Narciso” di Maria Chiara Gritti, psicologa, psicoterapeuta e fondatrice del centro Dipendiamo con sede a Bergamo è un libro che mi ha talmente coinvolto da averlo letto tutto ad un fiato fino alla fine.

Sono stata completamente immersa in questa favola metaforica con cui l’autrice tratta un tema tanto attuale quanto complesso quale la dipendenza affettiva riuscendo a sfatare il mito del narcisista come unica figura patologica responsabile del malfunzionamento di un rapporto, rendendo comprensibili tutti quei meccanismi che non ci permettono di evolvere utilizzando un lessico impeccabile, capacità espressiva notevole e un lavoro di fantasia davvero invidiabile.

Una scrittura delicata e poetica con una penna capace di emozionare e far trasparire le competenze straordinarie di una grande professionista nel settore capace di descrivere con rara profondità la complessità dei sentimenti umani e delle relazioni con gli altri.

Arrivata all’ultima pagina mi ci sono voluti quasi dieci minuti per tornare alla realtà, come se il viaggio intenso dei protagonisti lo stessi facendo io stessa con loro ma dentro di me, un percorso ricco di tutte quelle verità che non sempre si hanno il coraggio di ascoltare ma che sono necessarie per crescere e permetterci di trovare i mezzi necessari per diventare persone coscienti e capaci di amare e amarsi.

"La Principessa che voleva amare Narciso" di Maria Chiara Gritti

Un inno alla speranza per chi vive una relazione difficile o poco sana, per chi resta intrappolato in un’infanzia senza fine, per comprendere e svelare quei segreti che si celano nei rapporti con i nostri genitori e che ancora condizionano gli adulti che siamo e per tutti coloro che non riescono a trovare una via d’uscita da una relazione disfunzionale.

Un libro che dona la forza di chiedere aiuto e, per chi è intrappolato all’interno dei labirinti del cuore, si presenta come la chiave. 

Un cammino volto ad aiutarci a superare i nostri traumi, a conoscerci, perdonarci e avanzare riscoprendo dentro di noi il tesoro che ci rende liberi di essere semplicemente noi stessi coltivando il nostro mondo interiore prima di accogliere quello di un altro essere umano.

Una guida alla consapevolezza e alla scoperta di un nuovo modo di amare. Un finale emozionante. 

Ho consigliato questo libro a molte amiche nei loro momenti di difficoltà e ne ho regalata una copia a mia mamma scrivendole come dedica in prima pagina: “Mi sono tuffata spesso nei tuoi occhi, grazie di essere stata la mia custode” e solo chi lo leggerà potrà capire l’immenso e prezioso significato di questo messaggio.

Buona lettura.

Con amore. Valentina Capretti

Abbiamo recensito il libro, senza alcun compenso economico da parte dell’autrice, ma per il nostro piacere