Luigi Leardini, è uno dei più apprezzati Art Manager e Contemporary Art Advisor a livello internazionale. Un grande professionista, dal sorriso accattivante, con alle spalle una entusiasmante carriera da Top Manager nel settore Luxury Hospitality. Una di quelle persone che ascolteresti per ore senza accorgertii del tempo che passa, una di quelle persone la cui emozione è visibile quando racconta l’amore per la sua bellissima famiglia e la passione per l’Arte vissuta senza confini.

La curatrice del settore Art & Design del nostro Magazine, Maria Livia Pellicano, lo ha intervistato incrociando i punti di vista e le esperienze di due dei maggiori critici d’arte presenti in Italia e all’Estero.

MLP: Luigi Leardini è Art Manager con una lunga esperienza nel campo della Hospitality Consulting dove ha avuto inizio la sua interessantissima carriera. Ci racconti come è nata la sua passione per l’arte.

LL: Sono sempre stato appassionato di Arte e Design, tuttavia la passione è esplosa negli ultimi sedici anni da quando ho ricoperto il ruolo di GM presso il Byblos Art Hotel Villa Amistà, una splendida Villa del ‘600 nel cuore della Valpolicella di Verona, concepita come una Galleria di Arte Contemporanea, una meravigliosa collezione privata con opere di artisti di altissimo livello quali Damien Hirst, Marc Quinn, Jean Michel Basquiat, Alighiero Boetti, Arnaldo Pomodoro, Robert Indiana, Lucio Fontana, Sol LeWitt, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Peter Halley, Piero Manzoni, e tantissimi altri. Devo molto al proprietario della Villa che ogni giorno mi raccontava della sua passione per l’arte, di come era riuscito ad  acquistare alcune opere, del mondo delle aste, delle gallerie e tanto altro. Entusiasmante direi! Mi occupavo anche di organizzare delle visite guidate, dei veri Art Tour con gli ospiti dell’hotel e non solo.

Luigi leardini Intervista Art Manager
Luigi Leardini

MLP: Ama sostenere il lavoro degli artisti?

LL: Ammiro e stimo tutti gli artisti, forse per il fatto che io a malapena riesco fare dei semplici disegni. Mi ritengo totalmente negato! Ho sostenuto artisti o meglio amici artisti organizzando alcune mostre ed esposizioni. Ho alcune idee che vorrei mettere realizzare in un prossimo futuro.

MLP: Quale è il rapporto che si viene ad instaurare con loro ?

Ho un ottimo rapporto con gli artisti che conosco personalmente. Mi piace incontrarli e condividere idee e progetti.  L’arte è un linguaggio universale, una forma di comunicazione per esprimere sentimenti, emozioni o per mandare un messaggio agli osservatori. L’Arte non ha confini!

MLP: Segue una determinata estetica nella scelta delle opere? 

LL: Assolutamente si. In primo luogo l’opera mi deve trasmettere un’emozione. Per me “estetica” in questo caso significa sensazione, percezione e sensibilità.Giudicare se un’opera è “bella” è molto soggettivo. Amo molto la Pop Art ad esempio, ma non è così per tutti.

Luigi Leardini Art manager

MLP:L’arte è lo specchio del nostro vivere, del nostro sentire, dell’accadere nell’universo personale. Pensa che l’arte possa costruire ponti di unione tra i popoli ?

LL:L’arte può fare molto per sensibilizzare le persone su temi importanti ma soprattutto c’è  bisogno di mandare messaggi forti quali la pace tra i popoli, la necessità di sconfiggere l’odio, il razzismo e le divisioni. L’Arte non ha confini e gli artisti possono essere un ponte che unisce popoli, che renda possibili incontri tra culture e religioni diverse.

MLP:Il critico d’arte è come un interprete, svolge il compito importante di capire e di tradurre un’ Opera, è un filo conduttore tra l’arte e il pubblico. In questo caso voglio citare George Steiner, grande critico letterario, il quale scrisse che senza la traduzione, abiteremmo tutti in province confinanti col silenzio. Questo naturalmente era inteso per la letteratura, ma si può benissimo estendere anche all’arte. Lei che è un innato talento, nelle vesti di interprete dell’arte, di Contemporary Art Advisor, sente di essere questo ipotetico “filo conduttore tra opere e pubblico”? E naturalmente sente anche una certa responsabilità nelle scelte delle opere che lasciano dei messaggi, degli imput nel mondo, c’è ne può parlare ?

LL: L’art advisor o art consultant è una nuova figura professionale, il cui compito è orientare la compravendita di opere d’arte e fornire un servizio di consulenza sugli investimenti del mercato artistico. Una nuova figura professionale che suggerisce ai propri collezionisti e amici, investimenti in opere d’arte piuttosto che in azioni. L’art advisor cerca di instaurare con il cliente un rapporto di profonda fiducia, basato su discrezione e professionalità.

MLP: Il mercato dell’arte, secondo lei, sta vergendo verso tendenze significative? Quali?

Non c’è dubbio!In primis gli Nft (Non-fungible Token) nonostante la disfatta delle criptovalute. Negli ultimi mesi c’è stato un rallentamento negli scambi ma gli investimenti non si sono fermati, anzi, il crowdfunding è decollato ad esempio.Io stesso ho creduto negli NFT e credo di essere stato tra i primi ad acquistarli. Se il 2021 è stato l’anno del figurativismo, nel 2022 ha trionfato l’astrattismo. Opere di artisti non ancora famosissimi sono state vendute ancora prima delle aperture delle fiere più importanti al mondo a cifre incredibili. Da non dimenticare i giovani artisti che sono in piena espansione e non dimentichiamo l’arte dell’intelligenza artificiale…chissà chi vincerà la sfida tra l’uomo e la macchina? Staremo a vedere.

MLP:Quali sono le fiere d’arte alle quali non mancherebbe mai? 

Seguo tantissime fiere d’arte, soprattutto in Italia, ma sono molto legato a Miami Art Basel, c’è un’atmosfera unica, solare, giovanile, con proposte incredibili.

LL: Gli italiani hanno l’arte nel sangue, sentono la bellezza e ne accolgono tutta l’ispirazione, cosa ne pensa dell’ Italia e il suo approccio con l’arte Contemporanea? 

Vero, gli italiani amano l’arte e sono molto orgogliosi di rappresentarla nel mondo. Per quanto riguarda l’approccio all’arte contemporanea, ritengo ci sia ancora molta strada da fare. In generale, il riferimento all’arte contemporanea è associato alla Pop Art. ma l’arte contemporanea non è solo Pop Art. Difatti, seppure non si abbiano dei riferimenti temporali precisi, raccoglie diversi movimenti e filoni artistici con diverse tendenze espressive. Mi piace molto condividere attraverso i miei profili  Social,Opere, Mostre, Artisti, cercando di coinvolgere amici, collezionisti, giovani ad avvicinarsi a questo splendido mondo, raccontando il percorso della vita dell’artista, aneddoti dello stesso e oltre.

MLP:Quali sono i suoi nuovi progetti per il futuro? 

LL:Da Febbraio 2023, ho iniziato una bellissima collaborazione in qualità di Art Manager presso la MARCOROSSI Arte Contemporanea, la storica galleria di Milano con sedi a Verona, Torino e Pietrasanta. Un Percorso entusiasmante fatto con tanta passione.

MLP:Molte persone viaggiando hanno trovato fonti di ispirazione. C’è stato nella sua vita un viaggio che quasi profeticamente le ha ispirato il suo interesse all’arte o che le ha aperto nuove strade verso l’arte?

LL:Assolutamente si! Un viaggio a Roma con mia moglie avvenuto 10 anni fa che ricordiamo in continuazione. Mia moglie ha vissuto per qualche anno a Roma, da sempre appassionata all’arte classica mi ha accompagnato a vistare luoghi straordinari, quali i Musei Vaticani, Galleria Borghese, San Luigi dei Francesi, Basilica di Sant’Agostino, Cappella Cerasi con le magnifiche tele del Caravaggio, Galleria Doria Pamphilj, Gallerie Barberini, lo Gnam e tanto altro. Una full immersion di Arte Classica e Contemporanea che mi è rimasta nel cuore e nella mente. Di media visitiamo una trentina di Mostre, Gallerie e Musei all’anno insieme al nostro piccolo Leonardo.

@le_art_dini