Dov’è quel posto dove nessuno guarda? Apparentemente è un posto lontano, buio, freddo, tortuoso e molto oscuro. In realtà, più spesso del dovuto, è dietro l’angolo, sotto il portone di casa o addirittura nella chiesa del centro frequentato da centinaia di persone. Questo è quello che è successo nel mistero di Elisa Claps, uno dei casi di cronaca più oscuri d’Italia. 

Questo caso di cronaca nera approda in formato televisivo dopo il successo del podcast di Pablo Trincia, pubblicato in occasione dei trent’anni dalla scomparsa della sedicenne. Il caso prende vita nella docuserie “Dove Nessuno Guarda – Il Caso Elisa Claps” firmata Sky Original e Chora Media.

Elisa claps Sky
Pablo Trincia e Filomena Claps (Credits Sky Press Office)


«L’idea è quella di fare un progetto molto specifico su un podcast che già produciamo ma donandogli ulteriore profondità», queste le parole del direttore di Sky TG24. 

L’opera, diretta da Riccardo Spagnoli è infatti prodotta da Sky Italia e Sky TG24, è un viaggio avvincente attraverso quattro episodi che esploreranno ogni aspetto della vicenda. I due episodi per serata, previsti per il 13 e 14 novembre, saranno trasmessi in esclusiva su Sky TG24, Sky Crime e Sky Documentaries. Per coloro che preferiscono il formato digitale, la docuserie sarà disponibile in streaming su NOW, sempre accessibile on demand.

La serie promette di portare gli spettatori in luoghi inediti della vicenda. Un’immersione totale nella verità del caso Elisa Claps, offerta dal giornalista Pablo Trincia, che torna a essere il volto e la voce del racconto: «l’idea è nata perché volevamo raccontare una storia True crime. Stavamo ragionando su quale caso trattare ed a un certo punto abbiamo deciso di approfondire quello della Claps».

Al centro dell’inchiesta c’è la ricerca di una nuova verità che si snoda attraverso le testimonianze dirette, materiali video finora sconosciuti e documenti processuali finora trascurati. Anche se reperire informazioni dai protagonisti coinvolti è stato complesso: «quando ti avvicini ad un caso come questo la prima cosa che fai è quello di cercare le voci» – sottolinea Pablo Trincia – «però poche persone erano disponibili a parlare. Soprattutto per quanto riguarda la vicenda inglese». 

Difatti la docuserie si propone di andare oltre la semplice cronaca del caso di Potenza, esplorando la psicologia dell’assassino, Danilo Restivo e i suoi guai giudiziari in Inghilterra.

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Gildo Claps ( Credits Sky Press Office)

Pablo Trincia non si limita a ricostruire gli eventi, ma cerca anche di restituire al pubblico il ritratto di Elisa Claps nella sua vita quotidiana: «Elisa scriveva nel suo diario delle cose molto approfondite e non da ragazzina. Aveva una grande maturità». Attraverso l’ammirevole dignità e tenacia della famiglia di Elisa nel corso degli anni, la docuserie offre uno sguardo approfondito sulla ricerca incessante della verità e svolge un identikit dell’assassino: «è un killer che si contraddice, che sbaglia tutto, che arriva a casa e si capisce subito che è stato lui ma che la risoluzione del caso ha dovuto aspettare 17 anni per essere risolto», ammette Trincia.  

La storia di Elisa Claps, scomparsa nel 1993 e ritrovata nel 2010 nel sottotetto di una chiesa a Potenza, si trasforma così in un giallo dai contorni inaspettati, ricco di colpi di scena, depistaggi, segreti ed errori investigativi. Un caso che, in teoria, avrebbe potuto chiudersi in pochi giorni, ma che invece si è protratto per oltre diciassette anni, dando al killer, Danilo Restivo, la possibilità di commettere altri crimini.

La docuserie è il risultato di un lavoro accurato e appassionato, pensato sin dall’inizio come un continuum tra il formato podcast e quello documentario. Il podcast, pubblicato a fine agosto, ha rapidamente conquistato la vetta della classifica Top Podcast di Spotify, rimanendo uno degli show più ascoltati anche oggi, disponibile su tutte le piattaforme.

“Dove Nessuno Guarda – Il Caso Elisa Claps – La Serie” promette di essere un viaggio emozionante e rivelatore, gettando nuova luce su uno dei casi più misteriosi e controversi della storia criminale italiana. Non resta che “guardare dove nessuno guarda”. Buona visione. 

Credits foto fornite dal Press Office SKY