La Pasqua rappresenta sempre un momento di serenità e di voglia di rinascita, una vera e propria Primavera del cuore.

E’ una delle festività più ricche di simbologia della nostra tradizione che si ritrova in ogni elemento, dall’apparecchiatura – rigorosamente bianca o color pastello – alla ritualità, alle uova e la colomba.

La colomba pasquale è un dolce tradizionale della Pasqua che simboleggia la vita eterna, proprio per la sua forma di colomba. Si tratta di un lievitato e, come tale, non va mai tagliata a tavola. Alcune colombe sono delle vere e proprie opere d’arte della pasticceria; dunque, il galateo permette di mostrarla a tavola e poi portarla in cucina per poter essere divisa in porzioni.

Può essere servita, prima della frutta, direttamente agli ospiti o posizionata in un vassoio da dolce al centro tavola, privandola del tradizionale stampo o fascia laterale. Va rigorosamente mangiata in piccole porzioni e con le mani.

Altro importante simbolo della Pasqua è, senza dubbio, l’uovo che rende felici grandi e piccini. L’uovo rappresenta un bene augurante, simbolo del pulcino che esce dal guscio: vita e rinascita. Va sempre rotto in compagnia al centro tavola e con un piatto da portata. Ognuno potrà poi prendere il suo pezzo di cioccolata e mangiarlo con le mani.

Proviamo a vedere insieme alcune curiosità dal mondo…

In Svezia e Finlandia, la Domenica delle Palme vengono benedetti i rami di pioppo bianco con le gemme. I bambini si vestono da strega e distribuiscono le loro letterine in cambio di caramelle, secondo la tradizione medioevale.

In Francia le campane delle Chiese restano mute dal Venerdì Santo fino a Pasqua, in segno di dolore per la morte di Gesù. Ai bambini si racconta che le campane volano verso Roma, per poi tornare la domenica della Santa Pasqua.

In Germania viene accesa la fiamma del fuoco sacro come tradizione pasquale, mentre le ceneri sono sparse negli orti dai contadini, come augurio propiziatorio per il raccolto.

In Inghilterra vengono donate delle offerte ai poveri e gli anziani vengono aiutati nel lavaggio dei piedi. Il dolce tipico è rappresentato dagli hot cross buns, piccole brioches fatte con uvetta e cannella e decorate con una croce di glassa.

In Russia tutta la famiglia si riunisce per un picnic sulla tomba di un parente defunto e la sera si prepara un banchetto con diversi tipi di carni, pesce e funghi.

In Grecia ogni fedele accende in chiesa una candela, che porterà poi a casa. E’ tradizione mangiare la Marghiritsa, una zuppa fatta con l’agnello, e lo Tsoureki, un pan dolce a forma di treccia aromatizzato con cardamomo, pimento ed essenza di ciliegia.

In Spagna si prepara la Mona de Pascua, un dolce che veniva regalato ai fedeli dopo l’astinenza fatta per i lunghi quaranta giorni della Quaresima.

In Bielorussia, Bulgaria, Georgia, Romania, Serbia e Ucraina le famiglie preparano la torta pasquale chiamata Kulich, composta da un impasto lievitato e aromatizzato con liquori e spezie. E’ tradizionalmente decorato dalle lettere cirilliche X e B, iniziali dell’augurio pasquale Христос воскрес o Хрис҄тосъ воскресе “Cristo è risorto”. 

Ricordiamoci sempre però che: “Differenze di abitudini e linguaggi non contano se  i nostri intenti sono identici e i nostri cuori aperti.” (Joanne Rowling )

Buona Pasqua a tutti i nostri lettori!

Foto di copertina: Pexels