Vittorio Fidato Napoli, è un’azienda sartoriale di tradizione napoletana, specializzata nella scelta e lavorazione di tessuti pregiati. Tutta la lavorazione viene eseguita con la maestria e la conoscenza che contraddistingue da sempre la sartoria partenopea.

Lo stile sartoriale napoletano non ha eguali e lo dice bene la storia già nel XIV secolo, quando nella chiesa di S.Eligio al Mercato a Napoli, nacque la Confraternita del Sartori. E’ infatti da questo luogo, fondamentale per ricalcare la storia sartoriale napoletana che si fondano le basi per la realtà che è diventata oggi.

Ed è ancora una volta lo stile inconfondibile italiano negli abiti sartoriali maschili dai tessuti freschi ed eleganti che si contraddistinguono per il buon gusto di chi li sceglie e li assembla per creare, e per la comodità di essere indossati, che fa la differenza.

L’eleganza partenopea e quella anglosassone per un lungo periodo, fino ai primi anni del 1900, sono andate di pari passo, ma negli anni a seguire quella napoletana ha superato in comfort, che non vuol dire casual, classificandosi al primo posto. Il Novecento infatti è il momento della nascita dei grandi nomi napoletani, capaci di trasformarsi da piccole botteghe artigiane in grandi industrie simbolo dell’eleganza Made in Naples.

Vittorio, puoi raccontarci la storia dell’azienda Vittorio Fidato Napoli?

“Tutto è nato da mio nonno all’ inizio del Novecento a Napoli. Un iter faticoso, perché prima andava a casa dei nobili napoletani e si faceva conoscere e poi sempre in base al passaparola per le creazioni già commissionate, andava a scegliere i tessuti con la cura e la passione che sempre lo hanno contraddistinto.

Con la Seconda Rivoluzione Industriale, l’Italia entra pienamente nel processo di industrializzazione e i settori trainanti con tassi di crescita prodigiosi anche per il comparto del tessile e dell’abbigliamento, furono determinanti nel cambiare “approccio” non solo con il cliente che stava diventando sempre più esigente, ma anche dal punto di vista commerciale.

Il sarto a domicilio perciò venne “sostituito” dai sempre più numerosi negozi di abbigliamento. In questo periodo di grandi cambiamenti, ho iniziato assieme ai miei zii, visto che i fiorenti negozi napoletani di abbigliamento avevano sempre più la necessità di reperire tessuti, di rifornirli direttamente ai negozianti. Le tasse erano però molto alte e non sempre i negozi riuscivano a sostenere i pagamenti in tempi celeri, perciò, andando contro alla mia famiglia, ho deciso di mettermi in proprio e di proseguire da solo perché dagli insegnamenti del nonno e dalla passione e dall’amore per il mio lavoro, sono riuscito a crearmi una mia attività sartoriale partendo da zero”

Quali capi sartoriali maschili realizzi?

“Realizzo abiti sia monopetto che doppiopetto, capispalla in giacca, cappotti, camicie. I tessuti sono esclusivamente italiani, sono i lanifici più rinomati al mondo.” 

Che tipo di particolari si possono scegliere quando si ordina un capo?

“Dai bottoni, ai filati, alle lane, alle fodere, ai topponi, alle crine (perché utilizziamo solo materiale ecologico compatibile con la fibra naturale della lana che continua a dare traspirazione), ai rullini (il rullino va posizionato tra il toppone della manica e il giromanica in modo da avere un pezzo completo che dà la forma della spalla). I materiali che utilizzo per i bottoni sono in corno, in osso e in madreperla, anche se a richiesta posso utilizzarne altri, l’importante è che siano naturali.”

Per quanto riguarda i tessuti invece?

“I tessuti sono le lane rasate che vanno dai 195 grammi ai 245 grammi per metro per un utilizzo mediamente di 12 mesi, quindi tutto l’anno. Quando si parla di lana rasata in estate la gente che non conosce i miei tessuti si spaventa, ma è giusto sapere che in Arabia Saudita indossano le lane perché mantengono una traspirazione totale sul corpo anche con temperature altissime. Utilizzo anche il lino e il cotone (quest’ultimo a seconda delle stagioni, estivo o invernale; mentre il lino è un tessuto prettamente estivo). Le camicie che realizzo sono tutte rigorosamente in cotone con certificazione OEKO TEX STANDARD 100, un sistema di controllo e certificazione indipendente e uniforme a livello internazionale per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile ad ogni livello di lavorazione, oltre che per i materiali accessori utilizzati. Tutti i nostri tessuti, oltre ad essere ecosostenibili, possiedono questa certificazione nata nel 1992”.  

Sei tu in persona che segui il cliente? Come?

“La rete distributiva che utilizzo è la pubblicità del nostro cliente, la migliore, perché poi è il passaparola che conta. Chi mi contatta è colui che già sa come sono i miei capi e li conosce proprio dalla chiacchiera con l’amico o per sentito dire. Cerco di venire incontro al cliente e lo faccio davvero, spostandomi dove è più semplice per lui (spesso mi capita di raggiungerlo presso il suo domicilio lavorativo per prendergli le misure o semplicemente per consigliargli un abito sartoriale o una camicia su misura)”.

Per quanto riguarda i vestiti e le camicie su misura da uomo, quali sono le richieste di tendenza?

“Noi utilizziamo colori classici sul taglio del momento. Le richieste più comuni per quanto riguarda i colori sono quelle che spaziano sulle tonalità del nero, del blu, del grigio, del marrone arrivando al bordeaux, del cammello, del verde. Gli abiti sono comodi ma allo stesso tempo sagomati, i materiali sono lane stretch che offrono grande comodità quando indossate. Si tratta di capi per una vestibilità quotidiana”.

Parliamo di capi classici, quindi puliti ed eleganti… che finiture per le camicie?  

“I bottoni delle camicie, rigorosamente bianche, sono in madreperla; realizziamo il giromanica o plissettato o all’inglese, che è il più richiesto. La moda è in continua evoluzione, ma in un modo o nell’altro si ripropone sempre”. 

Come immagini l’uomo tra 50 anni?

“Con il suo stile perché ognuno di noi ha il proprio e la mia missione, anzi, il mio lavoro, è quello di esternalizzare il gusto del cliente con il primo biglietto da visita che si vede: l’abito! Il mio compito è vestire, non coprire. Sicuramente in futuro, visto che la moda è in evoluzione, ci saranno dei cambiamenti anche per quanto riguarda i tessuti, ma lo stile italiano è e sarà unico: si avranno sempre materiali come le lane, ma con lavorazioni diverse e sempre più comode.”

Chi sono i clienti che si affidano a Vittorio Fidato Napoli?

“Professionisti e imprenditori”.

Per quanto riguarda le esigenze in fatto di vestiti e camicie, quali richieste ti commissionano i tuoi clienti? 

“I colori devono essere basici, classici quindi.  I tessuti scelti, sono i migliori sul mercato come quelli dei lanifici italiani.” 

La foto è stata fornita dall’intervistato